FABRIANO. Intervenendo al Teatro Gentile di Fabriano, sabato 10 ottobre, dopo il conferimento del Premio nazionale Gentile da Fabriano (XXIV edizione 2020, Sezione “Scienza, salute e ambiente”), lo scienziato Rino Rappuoli, uno dei maggiori esperti di vaccini al mondo, sollecitato dalla conduttrice Giorgia Cardinaletti, ha affermato: “La comunità scientifica in questo momento, sta come mai era mai successo prima; le informazioni circolano, sono veloci, c’é una completa apertura, perché questo non é un problema di un azienda o di un altra, un problema globale. Se non risolviamo questo problema, non avverrà che una azienda farà meglio di un altra o uno Stato farà meglio di un altro, ma sarà un problema di tutti. Ci sono, a leggere i giornali, alcune tendenze nazionaliste, anche se gli scienziati e le aziende sono contro. Volevo dire due cose: la prima è che i vaccini chiaramente sono la soluzione finale che daremo a centinaia di milioni di persone e, sono sicuro, che, quando questo succederà’, questo virus retrocederà. Però nel frattempo abbiamo molte persone che si ammalano, le avremo quest’inverno e le avremo per il prossimo anno. Quindi. oltre ai vaccini, ci vogliono anche le cure. Come avete visto quando il virus é arrivato gli abbiamo tirato contro tutti i farmaci che avevamo e non hanno funzionato, eccetto il cortisone. Farmaci veri e propri per questo virus arriveranno fra un anno o due. Ci sono, nel frattempo, farmaci che possiamo utilizzare più velocemente? Ci sono e sono gli anticorpi monoclonali umani. Cosa che ci siamo messi a fare a Siena e, credo, che siamo l’unico laboratorio in Europa che li sta facendo, abbiamo grossi competitori negli Stati Uniti. Questi anticorpi sono una tecnologia che cinque anni fa non avevamo, Oggi é possibile prendere sangue dai convalescenti, trovare le cellule che producono anticorpi, e che sono le difese che hanno permesso a questa gente di guarire, produrli in grandi quantità in laboratorio e ridarli alle persone. Noi stiamo cercando di farli, li abbiamo isolati, sono tra i più potenti al mondo, li stiamo producendo in modo industriale e speriamo di poter cominciare le prove cliniche, con questi farmaci, entro la fine dell’anno e di metterli a disposizione della gente a cominciare da Marzo 2021. Siccome tutti sapevano che stavamo facendo questo, quando a Trump é stata data la stessa cura, pensavano che glieli avessimo fornita noi. Abbiano detto che non eravamo stati noi, ma, come avete visto, Trump è guarito velocemente e questo è un segno che questi anticorpi funzionano e funzioneranno. La combinazione tra anticorpi monoclonali e vaccini sarà la combinazione vincente che ci permetterà di riguadagnarci la libertà”.