Il Pilota Mattia Bortoluzzi (“Frecce Tricolori”) e il Gen. Giorgio Baldacci al Premio nazionale Gentile da Fabriano 2018

Mattia Bortoluzzi, Pony 6 delle “Frecce Tricolori”, pilota con oltre 4.500 ore di volo, insieme con il Gen. Giorgio Baldacci, Generale di Divisione e Capo del V Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, sono intervenuti alla consegna del Premio nazionale Gentile da Fabriano, conferito come Premio speciale della Giuria allo straordinaria Pattuglia Acrobatica Nazionale, orgoglio e gloria del nostro paese nei cieli del mondo.”Le loro esibizioni – si legge nella motivazione – sono rese possibili da un eccellente connubio di tenacia, sacrificio, coraggio e passione: un insieme di grandi qualità e risorse che rispecchia magistralmente l’identità di un complesso, difficile impegno individuale e collettivo. Le loro esibizioni costituiscono un veicolo straordinario dell’immagine dell’Italia, ne rappresentano le migliori tradizioni, propongono un messaggio di pace e di solidarietà e mettono in risalto l’amore per la patria, per il quale tanti aviatori hanno donato la vita. Un grande gruppo, costruito sulle professionalità di ogni singolo pilota e simbolo di caratteri virtuosi e forti: umiltà, rispetto, tradizione, memoria. Memoria di un cammino percorso per far conoscere e trasmettere alle nuove generazioni la tradizione, tutta italiana, di acrobazia aerea che rimanda ai primi pionieri degli anni venti, quasi un secolo fa. Passione e fiducia indispensabili per creare forte coesione e totale sinergia. Passione come motore per svolgere i propri compiti in maniera ottimale, poi affidamento ed estrema fiducia nella professionalità e nelle capacità degli altri componenti la squadra. Conferendo alle “Frecce Tricolori” il Premio nazionale Gentile da Fabriano 2018, la Giuria è ben conscia di onorare prima di tutto se stessa, la città di Fabriano e le Marche che ne apprezzano la perfezione tecnica, il coraggio e lo straordinario, esemplare spirito di squadra: motivo di profondo orgoglio per i marchigiani come per tutti gli italiani.

 

 

Ad Ottavio Alfieri il Premio nazionale Gentile da Fabriano 2018

Nella Sezione “Scienza, ricerca e innovazione” il Premio nazionale Gentile da Fabriano 2018 è stato conferito al grande Cardiochirurgo milanese Attilio Alfieri. Nella motivazione si dice: “Insignito, nel 2018, del Gold Medal Award dalla Società Europea di Cardiologia, Ottavio Alfieri è stato il primo chirurgo a realizzare un impianto della valvola aortica senza suture, definito ‘auto ancorante’, ed ha inventato una tecnica utilizzata negli interventi per insufficienza mitralica che porta il suo nome: “Alfieri stitch”. Ha sempre creduto in un approccio multidisciplinare, al fine di garantire un vero progresso ed un’altissima qualità nel trattamento della malattia cardiaca. I Reparti ospedalieri, che ha esemplarmente diretto, sono stati un vero punto di riferimento nazionale ed internazionale, per la chirurgia coronarica a cuore battente, la chirurgia riparativa della valvola mitrale, la chirurgia della fibrillazione atriale e dello scompenso cardiaco. I successi che ha ottenuto, riconosciuti dalla comunità scientifica, sono frutto di grande professionalità, ma anche della disponibilità e della profonda umanità di Alfieri e di tutta la sua scuola. Ottavio Alfieri rappresenta uno straordinario esempio di Medico-Chirurgo, che ha saputo coniugare un’attività clinica eccellente con una ricerca scientifica originale e fruttuosa, nell’ambito di un gruppo di lavoro dedicato e appassionato”.

Beatrice Venezi al Premio nazionale Gentile da Fabriano 2018

Preceduta da grandi successi internazionali nella direzione d’orchestra, Beatrice Venezi, lucchese come Giacomo Puccini e milanese di adozione, ha ricevuto a Fabriano, tra grandi consensi, il Premio nazionale Gentile da Fabriano 2018 nella Sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”. Nella motivazione, letta da Maria Teresa Veneziani, si legge: “Beatrice Venezi, il più giovane direttore d’orchestra in Italia, è stata inserita da “Forbes” tra i 100 giovani leader del futuro… Crede nell’impegno e nel ruolo sociale della musica… Ha due missioni: “Contribuire a portare la musica classica sugli iPhone dei Millennials e farsi portavoce di un messaggio di innovazione a favore delle donne, contro ogni discriminazione”.

Disegni, dipinti e fotografie di Ruoqi Tang al Museo della Carta e della filigrana

Un altro, prezioso tassello si aggiunge all’attività espositiva del Premio nazionale Gentile da Fabriano. La ventiduesima edizione del Premio promuove, dal 12 ottobre all’11 novembre 2018, negli straordinari spazi del Museo della Carta e della Filigrana, la mostra di disegni, dipinti e fotografie del giovane Ruoqi Tang. La Mostra si intitola Essere e il termine, o meglio il concetto, indica già quale sia il carattere della sua ricerca artistica, perché di questo si tratta, una ricerca che prende corpo attraverso il design di moda ma anche nel dispiegarsi di altre espressioni del suo spirito inventivo. Afferma infatti Ruoqi, nelle sue stringate ed efficacissime riflessioni: “Una mia creazione, come me stesso, è semplicemente un’esistenza.

Più cresco, più penso, più mi ricordo, più capisco, meno sono i miei pensieri, meno mi ricordo, meno capisco. Quella che è rimasta è la mia esistenza, e quella sensazione che mi accompagna”. Vi è dunque una meditazione profonda che non lascia spazio all’idea di effimero e di vacuità, con cui sovente si immagina la realtà del fashion: “La moda è per me una delle tante strade per cercare la bellezza sublime”. Il ricorso ad un tema dell’estetica kantiana ci consente di penetrare ancor più l’essenza del suo impegno immaginativo: il sublime conferisce un’eccedenza di senso alla bellezza, ci mostra un suo valore più intenso e coinvolgente. Perché impedisce la resa dell’uomo alle banalità del quotidiano, aprendolo agli orizzonti dell’esperienza intellettuale e riaffermando la dignità del singolo di fronte al sospetto della propria insignificanza. Il sublime nasce quindi non dalle qualità dell’oggetto contemplato, ma dalla disposizione dell’animo del vivente. Ma la ricerca di Ruoqi prosegue ancora richiamandosi al rapporto tra bellezza e agonia: “Il significato della bellezza non sta propriamente nelle bellezza, come il significato di una foglia che cade non sta nel cadere, ma nella rinascita di un’altra foglia. E il significato del nascere di una foglia non sta nel nascere ma nell’accettare il fatto fatale che un giorno cadrà”.

Già il poeta Mario Luzi, nel suo Ipazia, e ancor prima l’immortale Leopardi nelle sue Operette morali, con Il Dialogo della moda e la morte, si erano soffermati sull’inevitabilità di questo esito ultimo, per cui il significato della bellezza, ci dice ancora Ruoqi, sta nell’accettare l’inevitabilità dell’agonia, nell’accettare che essa stia nell’agonia e che quest’ultima diventi la bellezza stessa. Vorrei sottolineare, infine, la nostra soddisfazione nel portare a Fabriano, città creativa dell’Unesco per le Arti popolari e l’artigianato, il lavoro creativo di un giovane artista che proviene da un’altra città creativa Unesco, per il Disegno industriale, Pechino, la capitale della Repubblica Popolare di Cina.

Galliano Crinella – Direttore Generale del Premio nazionale Gentile da Fabriano

Premio nazionale Gentile da Fabriano – XXII edizione 2018 – Il programma

Fabriano. L’Associazione “Gentile Premio” rende noti i premiati che la Giuria del Premio nazionale Gentile da Fabriano, presieduta dal Prof. Vilberto Stocchi, Rettore Magnifico dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, ha scelto per la XXII edizione. La cerimonia conclusiva, con la consegna dei sei riconoscimenti, si terrà, condotta da Barbara Capponi, Sabato 27 ottobre p.v., con inizio alle ore 10, presso l’Oratorio della Carità (g.c.). Il tema generale del Premio 2018 è: “IL VALORE DEL TEAM”. Questi i premiati:

Premio speciale della Giuria, Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori), Squadra di piloti acrobatici;

Sezione “Vite di italiani”, Alberto Bucci, Allenatore di pallacanestro;

Sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”, Beatrice Venezi, Direttore d’orchestra;

Sezione “Economia, impresa e società”, Bernhard Scholz, Manager di impresa, Presidente Cdo;

Sezione “Scienza, ricerca e innovazione”, Ottavio Alfieri, Cardiochirurgo;

Sezione “Officina marchigiana”, Faber Ginnastica Fabriano, Squadra di ginnastica ritmica.

 Come noto, il Premio Gentile da Fabriano, intende offrire annualmente un panorama aggiornato delle intelligenze e delle esperienze professionali e sociali che insieme forniscono un’immagine in positivo della realtà nazionale e di quella regionale. E’ un appuntamento che si rinnova da anni e che ha visto crescere la sua risonanza a livello nazionale. Fanno parte della Giuria, in qualità di membri: Enrico Agabiti Rosei, Gabriele Alfonsi, Gian Mario Bilei, Fabio Biondi, Carlo Cammoranesi, Roberto Carmenati, Giorgio Cutini, Galliano Crinella (Direttore generale del Premio), Eros De Finis, Eugenio De Signoribus, Francesco Leopardi Dittaiuti, Roberto Malpiedi, Silvia Mattioli, Antonio Pieretti, Riccardo Remedi, Maria Teresa Veneziani.

Con l’edizione di quest’anno cambia l’opera simbolo del Premio, ma sempre marchigiano ne è l’autore. Dopo Valeriano Trubbiani (Alato cavallo del gallo di Giano) e Raimondo Rossi (Angelo della luce), l’artista scelto è lo scultore sambenedettese Paolo Annibali con la sua Piccola divinità.

Il Premio, fondato dal Sen. Prof. Carlo Bo, è sostenuto dalla Fondazione Carifac, Fedrigoni Spa, Faber Spa, Diatech Pharmacogenetics Srl, Ueber Srl, e si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, della Regione Marche, dell’Unione Montana dell’Esino Frasassi e del Comune di Fabriano.

Si sta lavorando, inoltre, alla preparazione dell’evento collaterale al Premio, che quest’anno vede protagonista un giovane designer e artista di Pechino, Ruoqi Tang, che presenta al Museo della Carta e della filigrana disegni, bozzetti, fotografie e abiti di carta. La Mostra, che si intitola: Essere, sarà inaugurata Venerdì 12 ottobre 2018, alle ore 17, e resterà aperta fino all’11 novembre. Alla presentazione sarà disponibile il bel Catalogo, con la presentazione di Maria Teresa Veneziani, giornalista del “Corriere della Sera”. Il Catalogo è edito da Quattroventi e dal Premio Gentile da Fabriano.

La Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori) al Premio Gentile da Fabriano 2018

Il Direttore del Premio, Prof. Galliano Crinella, e il Presidente della Giuria, Prof. Vilberto Stocchi, Rettore Magnifico dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, hanno reso noti i premiati della XXII edizione 2018 del Premio Gentile, che sono i seguenti:

Premio Speciale della Giuria, Pattuglia Acrobatica Nazionale (Frecce Tricolori);

Sezione Scienza, ricerca e innovazione, Ottavio Alfieri (Cardiochirurgo);

Sezione Vite di italiani, Alberto Bucci (Coach di Basket);

Sezione Carlo Bo per l’arte e la cultura, Beatrice Venezi (Direttore d’Orchestra);

Sezione Economia, impresa e società, Bernhard Scholz (Manager di imprese);

Sezione Officina marchigiana, Società Ginnastica Faber Fabriano.

Il tema generale del Premio Gentile 2018 è: “Il valore del team”. La cerimonia conclusiva, condotta da Barbara Capponi, e la consegna dei premi, si terranno in Fabriano, presso l’Oratorio della Carità, sabato 27 ottobre, con inizio alle ore 10.

Roberto Carmenati nella Giuria del Premio Gentile da Fabriano (2018-2020)

Per un trienno, a partire dalla XXII edizione 2018, Roberto Carmenati, storico coach fabrianese di basket con oltre 200 panchine nel massimo campionato nazionale, tra A1 e A2, sarà membro della Giuria del Premio nazionale Gentile da Fabriano, evento promosso ed organizzato a Fabriano dall’Associazione “Gentile Premio”. La Giuria è presieduta dal prof. Vilberto Stocchi, Rettore dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e ne fanno parte, in qualità di Membri: Enrico Agabiti Rosei, Gabriele Alfonsi, Gian Mario Bilei, Fabio Biondi, Carlo Cammoranesi, Galliano Crinella (direttore del Premio), Eros De Finis, Eugenio De Signoribus, Francesco Leopardi Dittaiuti, Roberto Malpiedi, Silvia Mattioli, Antonio Pieretti, Riccardo Remedi, Maria Teresa Veneziani

Attualmente Carmenati è International Scout per la squadra dei Dallas Mavericks (NBA). Ha scritto per la FIBA (Federazione Internazionale Basket) il volume Educating to basketball, dedicato agli istruttori dei Settori Giovanili del basket. Inizia le attività di allenatore a Fabriano, nel 1980, all’età di 16 anni, come collaboratore di Giuliano Guerrieri, allora responsabile del Settore Giovanile della Fabriano Basket, neopromossa in Serie A2. Vice allenatore di Giorgio Montano a Fabriano, nel 1986, e successivamente di Massimo Mangano, di Luca Banchi alla Don Bosco Livorno e infine di Kareem Abdul Jabbar nella USBL (USA).

In Italia è stato coach delle squadre di Milano, Napoli e Fabriano in A1, e di Pozzuoli, Napoli e Fabriano in A2. E’ stato anche responsabile del Settore Giovanile alla Pallacanestro Trapani e successivamente alla Don Bosco Livorno. Vice allenatore della squadra nazionale di basket ai Giochi del Mediterraneo, è l’unico allenatore italiano ad aver fatto parte di due squadre nei campionati professionistici americani, vincendo entrambi (rispettivamente come Vice-allenatore e Scout). Nel 2011, con la vittoria nel campionato statunitense dei Dallas Mavericks, gli viene assegnato il prestigioso anello NBA.

“Cantieri di marca”. Consegnati i riconoscimenti della XXI edizione del Premio Gentile da Fabriano

AL GENTILE I “CANTIERI DI MARCA”

di Francesco Iacobini

 

Cantieri di Marca. E’ stato questo il titolo della XXI° edizione del Premio Gentile da Fabriano, a confermare l’ormai consolidata capacità di ricercare e individuare talenti ed esperienze che segnano il nostro tempo con contributi di progettualità, creatività e tenacia realizzativa, e che portano le Marche nel mondo e il mondo nelle Marche.

Anche quest’anno la cerimonia conclusiva, svoltasi la mattina di sabato 14 ottobre nella prestigiosa cornice dell’Oratorio della Carità e condotta dalla giornalista del TG1 Barbara Capponi, ha visto affiancate sul podio interessanti personalità del mondo della cultura, del volontariato, della ricerca e dello sport (qui con un riconoscimento alla memoria del campione di ciclismo Michele Scarponi, scomparso nello scorso mese di aprile), in una sinfonia di esempi e messaggi che hanno coinvolto nel profondo il pubblico presente.

Le autorità intervenute, tra cui il Sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, il Presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi, Ugo Pesciarelli, e il Vescovo di Fabriano-Matelica, Mons. Stefano Russo, hanno sottolineato il valore di questa iniziativa, diventata ormai un appuntamento imprescindibile e atteso per la comunità locale e non solo.

Il Presidente della Giuria, Prof. Vilberto Stocchi, Rettore dell’Università di Urbino, come anche il Direttore del Premio, Prof. Galliano Crinella, hanno tratteggiato in poche parole lo spirito che da sempre anima il Gentile, all’insegna del lavorare insieme per contribuire alla crescita della società e della realtà comune.

“Proprio in questo ventennale del terremoto del’97 e dopo i tragici eventi del 2016, con i nostri premiati e le loro storie noi vogliamo dire che l’Italia ha ancora un futuro. In questo senso, il nostro impegno è il frutto di tanti apporti: penso agli sponsor, agli enti patrocinatori, alla simpatia e all’attenzione della cittadinanza. Li ringrazio tutti”, ha affermato Crinella.

I vincitori della XXI° edizione sono stati presentati con efficacia nelle loro biografie e storie, in una logica di reale apprezzamento delle qualità e delle testimonianze più che di valorizzazione dell’immediata notorietà.

Anzitutto l’Associazione Daje Marche (Sezione “Giovani”), un portale di e-commerce ideato da un gruppo di ragazzi di Tolentino – nel tempo diventati 130 volontari – per dare forza all’economia delle zone colpite dal sisma dello scorso anno e per ripartire dopo i traumi e le sofferenze di quelle tragiche settimane. Un esempio di inventiva, entusiasmo e generosità che ha toccato davvero i partecipanti, con il racconto emozionato fatto dal Presidente dell’Associazione, l’Architetto Paolo Isabettini.

Quindi il saggista e critico letterario Enrico Capodaglio (Sezione “Officina marchigiana”), autore, fra le altre cose, di un monumentale Palinsesto dei pensieri che è un vero Zibaldone del XXI° secolo, con uno sguardo sagace e insieme umile e perciò davvero colto agli snodi decisivi di letteratura-realtà-filosofia.

A seguire è stata la volta dell’economista e scrittore Geminello Alvi (Sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”), che ha voluto evidenziare come la grandezza delle tante piccole patrie italiane sta proprio nel loro potenziale di universalità, radicato essenzialmente nel genio e nella capacità di realizzare e interagire con altri mondi.

Il premio per la Sezione “Scienza, ricerca e innovazione” è stato attribuito al neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, autore di fondamentali ricerche sul sistema nervoso centrale, personalità vivacissima che ha intrattenuto il pubblico, fra l’altro, sui molti e inaspettati meccanismi che regolano l’empatia e quindi le relazioni umane.

Infine, per la Sezione “Vite di italiani”, il riconoscimento alla memoria, andato al campione di ciclismo Michele Scarponi, venuto a mancare proprio quest’anno, travolto da un furgone nei pressi della sua Filottrano. L’angelo della luce (la statuetta del Premio scolpita dall’artista Raimondo Rossi) è stato ritirato, per Scarponi, dal fratello Marco, che ha proposto un ricordo molto suggestivo dell’atleta marchigiano e ha annunciato la volontà della famiglia di costituire una fondazione per il contrasto ai pericoli della strada e la promozione di una maggiore sicurezza, in tutti i suoi aspetti.

A Scarponi è andato anche un omaggio della città di Fabriano, un Ritratto, realizzato da Andrea Poeta e consegnato al fratello, oltre che dall’autore, dal vice-sindaco Joselito Arcioni.

La presentazione dei premiati è stata arricchita, come ormai da tradizione, da belle presentazioni multimediali, mentre l’attore Luca Violini – anche lui una presenza fissa e affezionata del Gentile – ha regalato al pubblico due interpretazioni letterarie di grande significato, tratte dalla Lettera al Presidente degli Stati Uniti (1855) del Capo indiano Seathl e dal grande racconto del libanese Khalil Gibran, Il Profeta.

Anche la XXI° edizione del Premio, infine, è stata accompagnata da una mostra, con l’esposizione di Alfredo Pirri, Memoria di un tempo perduto. Opere 1976 – 2014, che raccoglie novanta lavori dell’artista fermano tra oli, acquerelli, incisioni.

Inaugurata al Museo della Carta e della filigrana Sabato 7 ottobre, resterà aperta fino al 12 novembre 2017.

Memoria di un tempo perduto. Opere 1976 – 2017. Alfredo Pirri al Museo della Carta e della filigrana (7 ottobre – 12 novembre 2017)

Alfredo, un cavaliere rusticano, di Lycia Antognozzi

Alfredo Pirri, uomo dalla personalità duttile e dall’aspetto elegante, si offre a noi con la sua “pittura naif”, arte non colta ma estremamente raffinata, dove il pittore, attraverso il suo bisogno di esprimersi, ci racconta di sé e del suo amore per i luoghi dove è sempre vissuto. Dalla sua mano nascono opere dall’atmosfera di sogno dipinte con ricchezza di particolari, cariche di estrema sensibilità e freschezza di colore. Il paesaggio marchigiano e le attività che segnano il ritmo della vita contadina, spaccato di un tempo ormai scomparso e forse mai più ripetibile, sono i soggetti preferiti da questo artista versatile ed eclettico che si fa conoscere ed apprezzare principalmente attraverso le tecniche dell’olio, dell’acquerello e dell’incisione. Paladino di un tempo che fu, con caparbietà ripropone alle nuove generazioni aspetti di vita rusticana ormai vivi solo nel ricordo di pochi. Egli realizza opere dove le azioni della vita agreste e contadina erompono in una ricca gamma coloristica, espressione di eventi ora sobri ora squillanti, raffigurati con grande gusto artistico. Le sue opere, disegnate con una precisione prospettica e un gusto del dettaglio stupefacenti, sono la rappresentazione di un mondo rurale rimasto fermo nel tempo, l’istantanea di un ambiente che non ha conosciuto modernizzazione. Il ritmo delle stagioni che inesorabilmente si alternano scandisce i lavori sull’aia; gli utensili e gli attrezzi del lavoro campestre, ormai visibili solo nei musei, riprendono vita nel lavoro dei contadini; gli uomini e le donne animano la scena con gesti antichi, mentre sembra di udire gli uccelli cantare sui rami o sbattere le ali in volo, le galline razzolare e le oche starnazzare nello stagno. Dettagli che il pittore rende con dovizia di particolari e che, nello scenario proposto, perdono la fatica dell’uso quotidiano, acquistano la piacevolezza del gioco raggiungendo un incanto quasi rituale. Altrettanto efficace è il segno di Pirri incisore, che, con la stessa grazia, ripropone nelle acqueforti il suo mondo e che, con la mano sicura dell’artigiano dalla lunga pratica, sa rendere accurato, oltre che poetico, il suo fare.

 

 

 

Giacomo Rizzolatti al Premio Gentile da Fabriano 2017

IL PREMIO GENTILE DA FABRIANO 2017 A GIACOMO RIZZOLATTI, MICHELE SCARPONI (alla memoria) e GEMINELLO ALVI

Fabriano. La Giuria del Premio nazionale Gentile da Fabriano, presieduta da Vilberto Stocchi, Rettore dell’Università di Urbino, ha scelto i premiati della ventunesima edizione: Giacomo Rizzolatti (Scienza, ricerca e innovazione), neuro-scienziato di fama mondiale, autore di una importante scoperta scientifica, i neuroni – specchio, cellule motorie del cervello che si attivano con l’esecuzione di movimenti finalizzati oppure osservando simili movimenti eseguiti da altri individui; Michele Scarponi, alla memoria (Vite di italiani), apprezzatissimo campione marchigiano di ciclismo, già vincitore di un Giro d’Italia, tragicamente scomparso alcuni mesi fa nella sua Filottrano; Geminello Alvi (Carlo Bo per l’arte e la cultura), anconetano, scrittore raffinato dopo essere stato allievo di Paolo Baffi in Banca d’Italia, lettore originalissimo dei processi economici e della realtà odierna; “Daje Marche” (Giovani), Associazione di volontariato costituitasi a Tolentino subito dopo l’evento sismico che ha colpito le zone interne delle Marche lo scorso anno, per dare una “scossa al terremoto” e con lo scopo di aiutare la filiera produttiva delle piccole e medie imprese locali; Enrico Capodaglio (Officina marchigiana), pesarese, saggista, autore del “Palinsesto dei pensieri”, un’opera monumentale di oltre 4.500 pagine, un vero e proprio Zibaldone del XXI secolo.

Il tema generale dell’edizione di quest’anno è “Cantieri di marca”. La cerimonia conclusiva del Premio, condotta da Barbara Capponi, giornalista Tg1, si terrà sabato 14 ottobre 2017, presso l’Oratorio della Carità, con inizio alle ore 10.30. Interverrà, nel corso della cerimonia, anche l’attore Luca Violini con letture di autori contemporanei.

Il Premio, fondato dal Sen. Carlo Bo e promosso dall’Associazione “Gentile Premio”, si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e del Comune di Fabriano; è sostenuto da Fondazione Carifac, Fedrigoni Spa, Faber Spa, Diatech Pharmacogenetics Srl, Ueber Srl.

Il Premio si segnala quest’anno per un evento artistico collaterale, la Mostra di Alfredo Pirri, Memoria di un tempo perduto. Opere 1976 – 2014, che vedrà esposti al “Museo della carta e della filigrana”, con inaugurazione sabato 7 ottobre 2017 alle ore 17 (la mostra resterà aperta fino al 12 novembre), circa novanta opere, tra oli, acquerelli e incisioni. Nell’occasione sarà presentato e distribuito ai presenti il Catalogo della Mostra, curato da Galliano Crinella e Sandro Pazzi, edito dal Premio Gentile e dall’editrice urbinate “Quattroventi”.